di Giovanni Petta
Di lei io dico cose da non dire
ma senza fare nomi, non lo posso
che non è tempo più d’odio e d’amore
che i legulei hanno affilato l’armi
Duemila e settant’anni son passati
da quando dal dolore e dal godere
venivan fuori fiumi di parole
d’offesa maldicente e adorazione
E ancora adesso corrono le donne
– su bighe d’ostensione del potere –
che poi all’eterno consegnano i poeti
Ancora adesso si erigono le croci
per quelli che non tengono al concreto
immateriali bari di parole