di Giovanni Petta
Quanti fuochi lì, sulla collina
ad ordinar le stoppie con la morte
Ombre di netto ad alternar la luce
e piccole faville in lontananza.
È tempo di pesare le parole
che per ognuna c’è una fiamma accesa
ad ogni suono un cuore s’affatica
e alla Tv c’è il gioco del silenzio.
Amo il dolore che mi tiene vivo
indifferenza al mio stesso agire.