di Giovanni Petta
La finestra del sempre che ritorna
che non propone mai lo stesso verde
la stagione che cambia e non si muove
tenerezza che torna e si allontana
Eppure c’è un momento che si ferma
come fosse un punto azzurro nel prato
foglia ardita che s’invola nel cielo
si tiene, si sostiene e non ricade
Così i miei risvegli, poca cosa,
abbracci all’universo che mi tiene,
sono energia di piccola speranza
pulviscolo sperduto nello spazio.
Peccato solo tu non sia presente
né oltre l’orizzonte immaginata.